La crisi dell’auto vista dal Piemonte: persi 46 mila posti di lavoro in 10 anni

È crisi strutturale nel settore automobilistico. Dalle 218 mila unità prodotte in Piemonte nel 2006 si è scesi alle attuali 21 mila

La crisi dell’auto vista dal Piemonte: persi 46 mila posti in 10 anni

Il settore automobilistico italiano vive da anni una forte contrazione. Solo in Piemonte, dal 2008 ad oggi, sono andati persi 46.000 posti di lavoro. Dai 107 mila del 2007 si è passati ai 61.167 del 2018.

La riduzione degli occupati si specchia nel calo della produzione. Ad esempio, in Piemonte si è passati dalle 218.000 unità prodotte annualmente del 2006 a 21.000. Un crollo drastico di 197.000 unità prodotte l’anno.  “Pensavamo fosse una crisi temporanea, ma si è rivelata strutturale”, spiega il segretario generale della Uilm torinese, Luigi Paone.

I sindacati chiedono non solo la proroga degli ammortizzatori sociali (il 31 marzo scade la cig per 600 lavoratori Lear, a giugno per i 400 dipendenti Embraco), ma anche investimenti nello sviluppo della filiera automotive, in produzioni complementari come la giga factory di batterie e di infrastrutture come le paline di ricarica, e chiedono il coinvolgimento del Politecnico di Torino per percorsi di formazione e riqualificazione dei lavoratori. 

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