Il sindacato perde potere. Ma, oltre ai lavoratori, ci rimettono anche le imprese

Nel 1983 erano 17,7 i millioni di lavoratori Usa iscritti a una rappresentanza, corrispondenti al 20% di tutti gli occupati. Il numero è, poi, sceso nel 2017 a 14,8 mln e il valore percentuale a 10,7%

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La voce di quoted

I sindacati hanno commesso alcuni errori, innegabili. In particolare, non hanno saputo rinnovarsi. Nel frattempo l’età media degli iscritti è salita, anche in seguito all’aumento della speranza di vita che allunga pure la durata delle tessere. Ma il sindacato non è soltanto questo, è molto di più. È quello strumento che ha consentito nell’Europa democratica di portare le condizioni contrattuali di operai e impiegati su livelli ben più elevati di quanto le imprese fossero disposte a riconoscere spontaneamente. E, soprattutto, ancora oggi firmano i contratti collettivi nazionali che, sebbene non siano più tanto di moda, hanno consentito al mercato del lavoro europeo di resistere alla “grande recessione”. Se la disoccupazione non è cresciuta nell’Ue a livelli insostenibili è anche grazie alla contrattazione collettiva.
Il sindacato perde potere e iscritti. Ma ci rimettono tutti
Una manifestazione del sindacato statunitense "United Automobile Workers"

Messaggio a Trump: se vuoi davvero rendere “grande l'America” e mantenere le fabbriche negli Stati Uniti prova a scommettere sui sindacati.

Puntare sulle rappresentanze dei lavoratori

Il suggerimento potrebbe sembrare controintuitivo, e certamente guarda nella direzione opposta a quella scelta recentemente dagli Stati Uniti. Ma la realtà è che quando le rappresentanze dei lavoratori pesavano davvero, come è accaduto regolarmente negli Usa fino alla fine del XX secolo, le aziende manifatturiere ci pensavano più volte prima di decidere di delocalizzare in altri paesi.

Calano i lavoratori “sindacalizzati”

Nel 1983 erano 17,7 i milioni di lavoratori iscritti ad un sindacato, corrispondenti al 20% degli occupati. L'anno scorso erano scesi a 14,8 milioni, che rappresentano solo il 10,7% di quei lavoratori.

Diminuisce il potere del lavoro

Man mano che l'appartenenza sindacale diminuisce, la forza lavoro ha meno possibilità di influire nella gestione di un’impresa. Anche gli strumenti nelle mani dei lavoratori perdono appealing. È questo il caso dello sciopero: funziona quando il sindacato è abbastanza forte da incoraggiare i cittadini-utenti a sostenere gli scioperanti.

Futuro

Vista la sua funzione "equilibratrice", un sindacato troppo debole non conviene neanche alle imprese, che sono invece interessate a mantenere stabile il più possibile sia l'economia domestica che quella globale. Forse con il tempo emergeranno nuove organizzazioni - eredi del vecchio movimento sindacale - e una delle loro priorità sarà probabilmente quella di convincere gli imprenditori a trasferire, o più probabilmente a far ritornare, le loro aziende negli Usa.

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