Le sanzioni Usa contro l’Iran funzionano. Ma l’India (forse) si ribella

Tutti i paesi inizialmente esentati (Cina, Grecia, India, Italia, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Turchia) hanno interrotto l'import di petrolio iraniano. Per ora New Delhi ha fatto lo stesso, ma sta cercando un metodo per dribblare le sanzioni Usa

Le sanzioni Usa contro l’Iran funzionano. Ma l’India (forse) si ribella

Le sanzioni statunitensi contro l’Iran sembrano funzionare. Anche la Cina ha smesso di acquistare petrolio da Teheran dopo che Washington ha annunciato la decisione di non voler estendere le esenzioni concesse ad alcuni paesi.

La stessa cosa hanno fatto gli altri paesi inizialmente esentati: Grecia, India, Italia, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Turchia. Tutti insieme hanno acquistato a marzo un totale di 1,6 milioni di barili di petrolio iraniano al giorno. Ma da allora hanno bruscamente cessato gli acquisti.

L'Iran, tuttavia, non ha ancora perso le speranze di riprendere le vendite in Cina. Allo stesso tempo, c’è un paese che non riesce a digerire le decisioni unilaterali di Washington. È l’India.

Il Subcontinente sta cercando un metodo di pagamento alternativo al dollaro che le consenta di poter riprendere l’import di greggio iraniano. Nel frattempo, New Delhi ha cautamente interrotto l’acquisto di petrolio dal paese mediorientale lo scorso 23 maggio all’indomani delle elezioni che hanno visto trionfare il premier Narendra Modi.

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