
Il Myanmar è diventato il principale fornitore mondiale di terre rare pesanti, elementi fondamentali per la produzione di magneti permanenti utilizzati in veicoli elettrici e turbine eoliche. La maggior parte di queste attività minerarie si concentra nello Stato Kachin, una regione montuosa nel nord del paese, dove l’estrazione è spesso incontrollata e priva di regolamentazioni ambientali.
Impatto devastante su ambiente e comunità locali
Le tecniche di estrazione impiegano sostanze chimiche altamente tossiche, come il solfato di ammonio, che contaminano suoli e corsi d’acqua, rendendo l’acqua potabile inaccessibile per molte comunità. I residenti denunciano un aumento di malattie respiratorie, cutanee e gastrointestinali. Inoltre, l’instabilità del terreno causata dalle operazioni minerarie ha portato a frane mortali, evidenziando l’assenza di misure di sicurezza adeguate.
Finanziamento di conflitti e repressione
I proventi dell’estrazione di terre rare, stimati in 1,4 miliardi di dollari nel 2023, finiscono spesso nelle mani di milizie locali e del regime militare, contribuendo a finanziare conflitti armati e la repressione della popolazione. Le comunità locali che si oppongono all’espansione delle miniere affrontano minacce e violenze da parte di gruppi armati che controllano le operazioni minerarie.
La dipendenza globale e la responsabilità collettiva
Mentre il mondo si impegna nella transizione verso energie rinnovabili, la domanda di terre rare continua a crescere. Tuttavia, questa corsa alle risorse non dovrebbe avvenire a scapito dei diritti umani e dell’ambiente. Governi e aziende potrebbero adottare pratiche di approvvigionamento responsabili, garantendo che i materiali utilizzati nelle tecnologie verdi non provengano da fonti associate a violazioni dei diritti umani o a danni ambientali irreversibili.
Futuro e presente
La situazione in Myanmar evidenzia le contraddizioni della transizione energetica globale: mentre si cerca di costruire un futuro sostenibile, si rischia di compromettere il presente di intere comunità. Che sostenibilità ambientale è se non va di pari passo con la giustizia sociale e il rispetto dei diritti umani?