Perché Donald Trump attacca Angela Merkel sul gas russo

Il presidente americano è contrario al progetto del gasdotto Nord Stream 2, che dovrebbe trasportare 55 miliardi di metri cubi di gas l'anno dalla Russia alla Germania

Perché Donald Trump attacca Angela Merkel sul gas russo

"La Germania è prigioniera della Russia. Versa miliardi di dollari nella casse di Mosca per le forniture energetiche e dobbiamo pagare per proteggerla da Mosca. Non è giusto." In questo modo Donald Trump ha scelto di attaccare Angela Merkel durante il vertice della Nato (11 luglio).

Gasdotto

La collera del presidente Usa ha un obiettivo specifico: il progetto Nord Stream 2, che dovrebbe fornire 55 miliardi di metri cubi di gas l'anno dalla Russia alla Germania, passando sotto il Mar Baltico. Anche il suo predecessore, Barack Obama, era preoccupato per il raddoppio del Nord Stream, affermando che avrebbe aumentato la dipendenza europea dal gas russo, che ha però il pregio di essere più economico. Attualmente i tedeschi già ne importano oltre il 50% da Mosca (a fronte del 35% dei paesi Ue e del 25% della Francia).

Più coerenza dai tedeschi

L'amministrazione Usa chiede ai tedeschi più coerenza: come possono difendere una linea dura contro la Russia dopo l'annessione della Crimea nel 2014 e, allo stesso tempo, accettare un simile accordo con Gazprom, il colosso dell’energia vicino a Putin?

Ucraina

Il nuovo gasdotto, 1.200 chilometri di lunghezza, consente di aggirare l'Ucraina. Dopo la rivoluzione di Maidan nel 2014 e il conflitto nell'est dell'Ucraina, Mosca non nasconde il suo desiderio di privare Kiev delle entrate derivanti dal diritto di transito del gas sul proprio territorio.

Più gas Usa in Europa

L’obiettivo di Trump non è dare una mano all'Ucraina, ma quello di esportare nell’Ue il gas statunitense. Con l'esplosione della produzione di gas di scisto, negli ultimi anni gli Stati Uniti sono passati da paese importatore a esportatore e hanno visto la produzione aumentare del 50% in dieci anni.

Ue spaccata

Questa offensiva statunitense arriva quando i paesi dell'Ue sono profondamente divisi. Francia, Germania e Austria difendono il progetto Nord Stream 2, Polonia e i paesi baltici sono contrari e sottolineano i rischi del controllo russo nella regione. E possono contare su due sponsor di peso. Il vicepresidente della Commissione europea, lo slovacco Maros Sefcovic, e il presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk, hanno ribadito la loro opposizione al gasdotto. La Danimarca sta discutendo da mesi una legge che potrebbe proibirne il passaggio. Ma il consorzio Nord Stream 2 ha già individuato un percorso alternativo.

Gazprom e 5 partner europei

Il progetto sarà interamente realizzato da Gazprom, ma cinque partner europei finanzieranno il 50% dell'opera da 9,5 miliardi di euro: la francese Engie, l'anglo-olandese Shell, l'austriaca Omv e una sussidiaria tedesca di BASF. Donald Trump introdurrà sanzioni anche contro di loro?

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