Tra il 1985 e il 1994 le attività gestite da Donald Trump finirono in rosso e accumularono perdite per circa 1,2 miliardi di dollari, sfiorando più volte la bancarotta.
È quanto emerge dalle copie delle dichiarazioni fiscali presentate in quei 10 anni al fisco Usa e visionate dal New York Times.
Secondo il quotidiano statunitense, il presidente Usa non avrebbe pagato tasse federali sul reddito per 8 dei 10 anni presi in considerazione, avvalendosi della legge per cui gli imprenditori possono usare le perdite per evitare di pagare il fisco sulle future entrate.