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A 10 anni Jensen Huang arriva negli Stati Uniti da Taiwan senza conoscere una parola di inglese. Finisce per errore in un istituto religioso del Kentucky, convinto dai parenti che fosse una scuola d’élite. In realtà si tratta di un collegio per ragazzi problematici, dove il giovane Huang passa le giornate a lavare piatti e bagni. Un inizio difficile che gli insegna la resilienza, la stessa che anni dopo sarà la chiave del suo successo.
Il sogno americano diventa realtà
Oggi, a 62 anni, Huang guida Nvidia, la società quotata di maggior valore al mondo, con oltre 4.400 miliardi di dollari di capitalizzazione. Grazie ai suoi chip avanzati, l’azienda è diventata il cuore pulsante della rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Lui, ex studente modello in matematica e informatica, è oggi tra gli uomini più ricchi del pianeta con un patrimonio stimato di 158 miliardi di dollari.
Genio precoce e campione di ping-pong
La sua vita negli Usa continua in Oregon, dove i genitori si trasferiscono dopo qualche anno. A scuola Jensen salta due classi, eccelle nelle materie scientifiche e si distingue persino nel ping-pong, arrivando sulle pagine di Sports Illustrated a soli 14 anni. L’università scelta è l’Oregon State, più economica rispetto ad altre, ma sufficiente a lanciare il suo percorso verso la Silicon Valley.
Nvidia nasce in un diner
Il 1993 è l’anno che cambia tutto. Con i colleghi Chris Malachowsky e Curtis Priem fonda Nvidia con soli 600 dollari di capitale iniziale. Prende così forma l’idea di rivoluzionare la grafica 3D.
Dalla grafica ai chip per l’intelligenza artificiale
Inizialmente nota tra appassionati di videogiochi e professionisti della computer grafica, Nvidia conquista la scena globale quando Huang intuisce che le GPU (unità di elaborazione grafica; si tratta di un circuito elettronico in grado di eseguire calcoli matematici ad alta velocità) possono diventare il motore dell’intelligenza artificiale (IA). Nel 1999 arriva la quotazione in Borsa, nel 2024 la capitalizzazione tocca i 3.000 miliardi e un anno dopo supera i 4.000. Oggi l’azienda è sinonimo di IA, e secondo Huang il prossimo passo sarà unire GPU e computer quantistici.