Il Pil scende e gli occupati aumentano in Italia. Ma solo quelli a tempo determinato

Il Pil ha registrato l'1,1% su base annua e lo 0,2% su base trimestrale. Si tratta del dato congiunturale più basso dal 2016

Il Pil scende e l'occupazione sale. Ma solo quella a termine

Nel secondo trimestre 2018 è proseguita la lunga ripresa dell’economia europea. Il Pil dell’eurozona è salito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,1% su base annua.

La musica è la stessa anche per l’Italia, sia pure attenuata, con una minor crescita congiunturale rispetto all’Europa (+0,2%) e un Pil annuo che si ferma al +1,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.

L’economia italiana, dunque, rallenta, registrando da aprile a giugno un incremento inferiore a quello dei 6 trimestri precedenti. Seppur in flessione, con il risultato del secondo trimestre la durata dell’attuale fase di espansione dell’economia raggiunge 16 trimestri, con una crescita complessiva nell’arco di questo periodo del 4,5%. Tuttavia, il livello del Pil risulta inferiore dello 0,7% rispetto al precedente picco del secondo trimestre del 2011.

A giugno 2018, dopo tre mesi di crescita, la stima degli occupati scende e il tasso di occupazione diminuisce al 58,7%. Nonostante tale flessione, le valutazioni per il periodo aprile-giugno 2018 indicano una consistente crescita degli occupati (+0,8% rispetto al trimestre precedente, pari a +196 mila). Ma ad aumentare sono i contratti a termine, mentre quelli a tempo indeterminato crollano.

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