Conte offre lo scudo penale. Ma ArcelorMittal avanza una richiesta "inaccettabile": 5 mila esuberi

Il premier: “Non è lo scudo il tema, lo abbiamo proposto ed è stato rifiutato. Il gruppo ritiene insostenibili gli investimenti per gli attuali livelli di produzione e di non poter assicurare quelli occupazionali”

Conte offre lo scudo penale. Ma ArcelorMittal chiede 5 mila esuberi

Sull’ex-Ilva “è scattato l’allarme rosso. Per il governo il rilancio è una priorità e le richieste di ArcelorMittal sono inaccettabili”. In una conferenza stampa notturna, il premier Giuseppe Conte riassume lo scontro tra il governo e la multinazionale dell’acciaio.

Ma sull’immunità restano intatte le tensioni nella maggioranza e nel M5s. “Lo scudo penale è stato offerto ed è stato rifiutato. Il problema è industrial”, sottolinea il premier riferendo che dall’azienda è arrivata una richiesta di “5 mila esuberi” e chiamando “tutto il Paese e le forze di opposizione alla compattezza”.

Con il premier, in conferenza stampa anche il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, per ribadire un punto in particolare. "ArcelorMittal non è in grado di rispettare il suo piano industriale e non possono essere i lavoratori e Taranto a pagare – ha spiegato Patuanelli -. A prescindere da ogni altra condizione, la società oggi dice che non riesce a produrre più di 4 mln di tonnellate e che queste non sono sufficienti a remunerare l’investimento. Ma Mittal ha vinto la gara per Ilva promettendo 6 mln di tonnellate e 8 mln dal 2024”.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Crediti deteriorati

L'andamento dei crediti deteriorati dal 2005 al 2020 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in rapporto al totale dei crediti erogati

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com