Il Pil tedesco scende per la prima volta dal 2015. Arriva la conferma dell'Istituto di statistica

La crescita della maggiore economia europea è diminuita dello 0,2% nel terzo trimestre rispetto a quello precedente. È una scivolata temporanea (e nel quarto trimestre si riprenderà) o è il segnale di un’economia entrata in difficoltà?

Il Pil scende per la prima volta dal 2015

La prima economia europea rallenta. Dopo la rivisitazione al ribasso della crescita tedesca da parte del Consiglio degli esperti economici la scorsa settimana – per il 2018 Pil all'1,6% invece del 2,3 previsto a marzo – arriva ora la conferma ufficiale dall'Istituto federale di statistica.

Il prodotto interno lordo della Germania ha segnato lo 0,5% nel terzo trimestre, il che si traduce in una diminuzione dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. È la prima volta che l'economia tedesca registra una contrazione in più di tre anni.

Il calo del Pil è dovuto principalmente agli sviluppi del commercio estero: secondo i calcoli provvisori, le esportazioni sono diminuite mentre le importazioni sono aumentate.

Per quanto riguarda la domanda interna, ci sono stati segnali contrastanti: gli investimenti fissi lordi in macchinari e attrezzature e in costruzione sono stati superiori a quelli del trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali delle famiglie è diminuita.

Alla base del trend calante del Pil le difficoltà del comparto automobilistico, l’effettivo volano dell’economia tedesca.

Tuttavia, alcuni economisti credono che questi risultati rappresentino soltanto una scivolata e non si mostrano preoccupati per la salute generale dell'economia tedesca, che secondo loro tornerà a rafforzarsi nel quarto trimestre. Per altri, invece, lo scenario non è destinato a migliorare anche perché le esportazioni continueranno a contrarsi come conseguenza di un'ulteriore attenuazione della domanda globale.

In ogni caso, ciò che il presente lascia presagire non è comunque positivo per il futuro. Se il ribasso della crescita (+1,6% per l’anno in corso) dei giorni scorsi stimato dal Consiglio di esperti aveva fatto notizia, l’ultima comunicazione dell’Istituto di statistica dipinge un quadro ancora più grigio: 1,5%.

E per l’economia italiana, che è al traino di quella tedesca, non è certo una buona notizia.

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