
È ufficialmente iniziata l’era di Luca de Meo alla guida di Kering, colosso francese della moda e del lusso in cerca di rilancio. Ex enfant prodige dell’automotive, de Meo porta con sé un metodo rigido: 65 ore di lavoro a settimana, sei giorni su sette, e riunioni con non più di 12 persone e della durata massima di un’ora.
WhatsApp sì, email no (e mai parlare male dei colleghi)
Il manager pugliese, già «delfino» di Marchionne in Fiat e poi al vertice di Renault e Volkswagen, punta su rapporti diretti e rapidi: preferisce WhatsApp alle email e vieta di sprecare tempo. Una delle sue regole d’oro: criticare se stessi, mai i colleghi.
Francesca Bellettini alla guida di Gucci
Tra le prime mosse, de Meo ha rivoluzionato il vertice di Gucci, cuore pulsante del gruppo: Francesca Bellettini, ex numero due di Kering, è stata nominata presidente e ceo della maison fiorentina, prendendo il posto di Stefano Cantino dopo appena nove mesi.
“Più puntuale di un tedesco”
“Il mio trucco? Essere migliore in ciò che non si aspettano da un italiano: più puntuale di un tedesco, più disciplinato di un giapponese, più resistente al Maotai di un dirigente cinese”, ha dichiarato de Meo.
La missione: snellire e rilanciare
L’obiettivo dichiarato del nuovo ceo è creare un’organizzazione più snella e chiara, valorizzando i migliori talenti e riportando Gucci — e di conseguenza Kering — ai fasti di un tempo. Un compito titanico, ma de Meo sembra avere già le idee (e le regole) molto chiare.