Analisi Risultati 2806-2820

I Paesi europei sono i migliori nello sviluppo dei talenti

Le economie europee sono le migliori al mondo ad attrarre e sviluppare i talenti. Italia solo 36°

Jobs & Skills
Secondo quoted business
Sogno una vita migliore, ma con un salario basso

Vengo dall'Europa dell'est e sogno una vita migliore, ma possibilmente con un salario basso

Jobs & Skills
I crediti deteriorati non sono l’unico problema delle banche

I crediti deteriorati non sono l’unico problema delle banche europee. La BCE dovrebbe tenerne conto

Ue
Moneta & Mercati
Quark
Gli economisti sono cambiati

Gli economisti sono cambiati. Non si citano più soltanto tra di loro e la ricerca diventa interdisciplinare

Economia
Cresce l'importanza delle imposte sul reddito personale

Aumenta la dipendenza delle entrate tributarie dalle imposte sul reddito delle persone fisiche

Finanza pubblica
Bilancio 2018: ecco perché la Commissione attacca la Francia

Bilancio 2018: ecco perché la Commissione attacca la Francia. Indebolito il ruolo di Macron nell'UE

Finanza pubblica
Quark

I 47 Paesi più poveri resteranno al buio ancora per molto tempo. Quantomeno fino al 2030

Secondo la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo è improbabile che i 47 Paesi meno sviluppati al mondo, dei quali 33 sono africani, riescano entro il 2030 a disporre di energia elettrica "sostenibile" per tutti i cittadini. Ad oggi l'accesso è negato al 62 per cento della popolazione, ovvero 577 milioni di persone. Al ritmo attuale il rapporto prevede che soltanto 4 dei 47 Paesi raggiungeranno l'obiettivo entro il 2030 e nessuno di questi è in Africa.

Economia
Quark

Pil, confermate le stime del Governo: 1,5 per cento. Disoccupazione all'11,2

L'istituto nazionale di statistica alza le stime per quest'anno fino all’1,5 per cento (il più alto livello osservato dal 2010) e si allinea a quelle inserite dall'esecutivo nel Def. Per il 2018 prevista una crescita dell'1,4 per cento (1,9 nella zona euro). Disoccupazione in diminuzione (11,2 quest’anno), ma ancora lontana dalla media dell'eurozona, che si è attestata all’8,9 per cento a settembre. Resta bassa l’inflazione.

Economia
Quark

Le Pmi determinano la metà degli scambi commerciali all'interno dell'Ue

Il 98% delle aziende che commerciano beni all'interno dell'Ue sono piccole e medie imprese (suddivise in tre classi: 0-9 dipendenti; 10-49; 50-249). Tra queste circa il 70% sono microimprese (fino a 9 dipendenti). Le Pmi localizzate in Europa sono all'origine di circa metà degli scambi commerciali all'interno dell'Ue. L'Italia si situa nella media, mentre per quanto riguarda il ruolo delle microimprese il valore generato dal loro import-export è tra i più piccoli nei 28.

Ue
Global
L'Africa cresce e sempre più rapidamente

Tra i primi 30 Paesi al mondo che crescono più rapidamente 16 sono africani

Economia
Quark

In un ventennio la produttività italiana è cresciuta dello 0,3 per cento annuo. Media UE all'1,6

Nel periodo 1995-2016 la produttività del lavoro è aumentata in Italia ad un tasso medio annuo dello 0,3 per cento, derivante da una crescita media dello 0,6 del valore aggiunto e dello 0,3 delle ore lavorate. Nello stesso periodo la media UE è stata pari all’1,6 per cento. A livello nazionale la Germania e Regno Unito hanno segnato l’1,5, mentre la Francia l’1,4. La Spagna ha registrato un tasso di crescita inferiore (0,5), ma comunque più performante di quello italiano.

Jobs & Skills
Il paradosso sulla percezione dell’economia keniota

Il paradosso sulla percezione dell’economia keniota: si stava meglio quando si stava peggio?

Economia
Meglio costruire strade o scuole? Le prime per i politici

Costruire strade o scuole nei Paesi poveri? Per i politici le prime: rendono meno, ma più velocemente

Economia
Quark
Mondiali di calcio: l'Italia perde 100-150 milioni di euro

Fuori dai mondiali: tra bonus, diritti e sponsor l'Italia perde 100-150 milioni di euro

Sport
Quark

S&P: la ripresa c'è anche in Italia, ma sarà lenta e lunga. Resta il nodo della produttività

L'economia italiana evidenzia "segnali positivi di ripresa, ma dopo sei anni di stagnazione il recupero sarà lungo". E' l'analisi di Standard and Poor's, che conferma l'1,5% di crescita per il 2017. Fra i fattori positivi, l'incremento "degli investimenti grazie agli incentivi fiscali, il miglioramento dell'accesso al credito, la soluzione della crisi Mps e delle banche venete". Secondo S&P, l'Italia mostra, invece, un forte ritardo nella produttività del lavoro.

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